Esperto di Calcio

21 agosto 2013

Il solito presuntuoso Mexes: "Son bambini, gli spacchiamo il culo"

Il solito spaccone. Mexes non l'ho mai sopportato, come uomo e come sportivo. Calciatore sopravvalutato, difensore mediocre, sportivo sempre sopra le righe e scorretto.
Lui è Mexes, lo stesso che fa a botte in campo, che litiga, che provoca e che non sta mai al suo posto. Son critiche forti, me ne rendo conto, ma rispecchiano la pura e semplice realtà. Dalle liti con Materazzi a quelle con Ibrahimovic e Balotelli, Mexes non è mai riuscito a tenere a freno la lingua e le mani.
A testimoniare la sua totale assenza di sportività, ecco una sua celebre frase prima del match di ieri sera, in cui il Psv "dei bambini", come lo definisce lui, ha fatto sudare più di sette camicie al Diavolo rossonero.



Uno così a me non piace, e son felice che non giochi nella mia squadra. Che se ne stia pure a Milano, in coppia con Boateng e Balotelli, due giocatori del suo calibro sportivo e morale. SuperMario, almeno, è un campione, Mexes invece..
Tatuaggio imbarazzante sul collo, pancetta e occhietto azzurro, Mexes non giocherebbe mai se io fossi il suo allenatore, tanto meno prenderebbe 3,5 milioni di euro l'anno. Fortuna per lui che sono un umile blogger.

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